I CAMUCCINI. TRA NEOCLASSICISMO E SENTIMENTO ROMANTICO: UNA MOSTRA INTERNAZIONALE CELEBRA I DUE GRANDI ARTISTI ITALIANI
I CAMUCCINI
TRA NEOCLASSICISMO E SENTIMENTO ROMANTICO
UNA MOSTRA INTERNAZIONALE CELEBRA I DUE GRANDI ARTISTI ITALIANI
Due gallerie e tre appuntamenti nelle capitali europee dell’arte – Roma e Parigi – per un’unica grande mostra itinerante dal tono internazionale, dedicata al protagonista indiscusso del neoclassicismo romano, Vincenzo Camuccini e a suo figlio Giovanni Battista, interprete sensibile del paesaggio romantico en plein air.
“I Camuccini. Tra Neoclassicismo e sentimento romantico” è la mostra con la quale Antonacci Lapiccirella Fine Art di Roma e Maurizio Nobile Fine Art di Parigi (di cui si ricordano anche le sedi di Bologna e Milano) inaugurano la loro nuova stagione espositiva. Un appuntamento che unisce non solo queste due gallerie ma anche le prestigiose capitali europee che le ospitano, dove l’ideale neoclassico è nato e ha trovato terreno fertile tra la metà del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento.
La mostra aprirà i battenti nella sede della Galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art di Roma. Nel suo secondo appuntamento, il primo in terra parigina, la mostra sarà ospitata presso la rinomata Galerie Eric Coatalem, durante lo svolgimento della fiera internazionale Paris Fine Art per proseguire da Maurizio Nobile Fine Art.
1 ottobre - 28 ottobre 2021 | Inaugurazione: 30 settembre
Antonacci Lapiccirella Fine Art, Roma
5 - 11 novembre 2021 | Inaugurazione: 4 novembre
presso Galerie Eric Coatalem, Parigi
16 novembre - 18 dicembre 2021 | Inaugurazione: 15 novembre
Maurizio Nobile Fine Art, Parigi
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VINCENZO CAMUCCINILa partenza di Attilio Regolo, c. 1802
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VINCENZO CAMUCCINIRitratto di Maria Luisa Borbone, 1817 ca.
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VINCENZO CAMUCCINIAppio Claudio. Bozzetto per la parte sinistra della 'Morte di Virginia', c. 1802
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VINCENZO CAMUCCINI
Ecuba scopre il cadavere del figlio Polidoro
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VINCENO CAMUCCINI
Alceo, Corinna, Petrarca, Anacreonte e Saffo
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VINCENZO CAMUCCINI
Paesaggio classico con figure
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VINCENZO CAMUCCINI
Ingrasso di Malatesta Baglioni in Perugia
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VINCENZO CAMUCCINI
La lupa capitolina
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VINCENZO CAMUCCINI
La morte di Cesare
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VINCENZO CAMUCCINI
Morte di Virginia
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VINCENZO CAMUCCINI
Testa di Signifero
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VINCENZO CAMUCCINI
San Simone
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VINCENZO CAMUCCINI
Studio di panneggio della Vergine
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VINCENZO CAMUCCINI
Figura di dannato
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VINCENZO CAMUCCINIBaccante ubriaca
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VINCENZO CAMUCCINIStudi di piede
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VINCENZO CAMUCCINI
Gli Evangelisti Giovanni e Marco
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VINCENZO CAMUCCINI
Gli Evangelisti Matteo e Luca
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VINCENZO CAMUCCINI
Tra Apostoli
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VINCENZO CAMUCCINI
Madre e figlia esultanti
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VINCENZO CAMUCCINIDisegno miologico. Avambraccio e mano
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VINCENZO CAMUCCINIDisegno miologico. Zona dorsale, spalla, braccio, avambraccio e mano
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VINCENZO CAMUCCINIHip, thigh, knee, leg and foot
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VINCENZO CAMUCCINIDisegno miologico. Coscia, ginocchio, gamba e piede
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VINCENZO CAMUCCINI
Studio del Cristo morto e di Nicodemo
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VINCENZO CAMUCCINI
Studio del Cristo Morto e di Figura
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GIOVANNI BATTISTA CAMUCCININotturno sul lago di Albano dalla chiesa dei riformati, c. 1840
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GIOVANNI BATTISTA CAMUCCINIPaesaggio con tre alberi, c. 1840
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GIOVANNI BATTISTA CAMUCCINIStudio di albero, c. 1840
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GIOVANNI BATTISTA CAMUCCINIRocchette in Sabina. Santa Maria dei Monti, c. 1840
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GIOVANNI BATTISTA CAMUCCINISan Paolo in Albano dal convento dei Cappuccini, c. 1840
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GIOVANNI BATTISTA CAMUCCINISbocco dell'emissario del lago di Albano alle mole di Castel Gandolfo , c. 1840
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GIOVANNI BATTISTA CAMUCCINIScorcio del lago di Albano dal sentiero per Palazzolo, c. 1840
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GIOVANNI BATTISTA CAMUCCINISentiero nel bosco, c. 1840
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GIOVANNI BATTISTA CAMUCCINIIl cosiddetto Bosco Sacro nella valle della Caffarella, c. 1840
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L’esposizione comprende una selezione di oltre cinquanta opere attraverso la quale si narrerà la vicenda artistica dei due Camuccini. A cominciare dalla lunga e gloriosa carriera di Vincenzo, che lo ha portato a diventare tra i massimi esponenti del neoclassicismo europeo, oltre che testimone di uno dei periodi tra i più intensi della storia di Roma. Infatti, la sua opera risulta profondamente influenzata dal contesto politico della capitale, nel quale era attivamente impegnato. Lo stile pittorico cambia quando Vincenzo assume un ruolo ben chiaro, quello di interpretee testimone dell’Impero e della Restaurazione,quando si rende conto e viene meno la convinzione che l’Atene di Pericle e la Roma dei tempi virtuosi possano sopravvivere nella Repubblica.
E così un giudizio complessivo su chi sia veramente Camuccini diventa avvincente. Giudizio che la mostra cercherà di dare attraverso le opere esposte, tra le quali si annoverano una serie straordinaria di disegni inediti risalenti al periodo formativo che vede il giovane Vincenzo, esercitarsi prima sulle opere dei grandi maestri del passato e perfezionandosi in seguito sul piano dell’invenzione, frequentando l’Accademia de’ Pensieri, avviata nella capitale da Felice Giani nei primi anni Novanta.
Nel percorso espositivo i quadri di storia romana – con i quali Camuccini raggiunge la fama internazionale, tanto da diventarne presto l’interprete più aggiornato rispetto alla più comune interpretazione tardo- settecentesca messa in campo fino allora nella capitale – hanno grande risalto. Fra queste opere si distinguono l’Appio Claudio, bozzetto per la monumentale Morte di Virginia (Napoli, Museo di Capodimonte) commissionata da Frederick August Hervey vescovo di Derry e IV conte di Bristol e la Partenza di Attilio Regolo eseguita per il Duca di Blacas. Completano l’itinerario espositivo una serie di studi a carattere religioso legati a commissioni ecclesiastiche, come il San Simone per l’altare di San Pietro della basilica vaticana.
Alla mostra è affidato anche il racconto della vocazione paesistica di Giovanni Battista Camuccini – la cui rilevanza storico-artistica oltrepassa i confini nazionali, al punto che molte sue opere si conservano nei più importanti musei stranieri, tra cui la National Gallery di Londra, il Metropolitan di New York e il Toledo Art Museum – attraverso una serie di vedute incantevoli della campagna laziale.
Una vocazione sviluppatasi al seguito dello specialista Giambattista Bassi (1784-1852), che a Roma rinnova la tradizione del paesaggio classico seicentesco divenendone presto uno degli interpreti di punta della pittura di natura ispirata al vero. Sotto la sua guida, Camuccini si avvicina alla pittura en plein air, accostandosi alla cerchia di pittori influenzati dai precetti di Pierre-Henri de Valenciennes (1750-1819), come Gilles-François Closson (1796-1842), Achille-Etna Michallon (1796-1822) e George Augustus Wallis (1770-1847).
Giovanni Battista ritrae principalmente la campagna romana e le zone presso il lago di Albano, dove è solito recarsi in villeggiatura con la propria famiglia. Come molti altri pittori dediti alla tecnica dell’en plein air
Giovanni Battista rimane affascinato dagli effetti luministici dei paesaggi lacustri e dalle calde vedute tipiche della campagna laziale e, in stretta adesione ai precetti di Valenciennes, si dedica anche allo studio di particolari naturalistici come singoli alberi e piante, che alcuni dipinti presenti in mostra documentano. L’attività di paesaggista prosegue fino ai primi anni Cinquanta, quando Giovanni Battista decide di abbandonarla per dedicarsi esclusivamente alla cura degli affari di famiglia.
Catalogo
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato per i tipi SAGEP – Genova. Testi critici a cura del Dr. Stefano Bosi, storico dell’arte specialista del periodo. Numero di pagine: 96. Tutte le opera esposte sono riprodotte.
Prezzo di vendita: 25 € (Incl. IVA).