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Opere
Fortunato DEPERO
Colpo di Vento, 1946Matita e china acquerellata su carta1100 x 840 mmFirmato in basso a destra: "F. Depero"Bibliografia
88° Mostra Depero pittura e arte applicata 1915-1951. Prima presentazione di pittura nucleare, Rovereto, 11 agosto – 11 settembre 1951
94° Mostra Depero, Trento, primavera 1953.
Ruggeri, Magica allegria di naufragi. Fortunato Depero(1892-1960),Bologna, Edizioni Marescalchi, 1983.
Mazzoleni Arte, Depero dal primo Futurismo agli anni Cinquanta, cat. di mostra, Milano, Mazzoleni Arte, 1985.
Scudiero, Depero.L’uomo e l’artista, Rovereto, Egon, 2005.
Velardita, Fondo Fortunato Depero: inventario, Rovereto, Nicolodi, 2008.
S. Poggianella, Futurismo 1909-2009: omaggio a Fortunato Depero, Lavis, ElcionEdizioni, 2009.
Fortunato Depero nasce a Fondo, in Trentino, nel 1892. Si trasferisce giovanissimo a Rovereto dove si iscrive alla Scuola Reale Elisabettiana, un istituto superiore di arti applicate. Dopo un apprendistato presso un artigiano marmista di Rovereto – grazie al quale sviluppa una sensibilità plastica che caratterizzerà tutta la sua produzione futura – nel 1914 si trasferisce a Roma, dove entra in contatto con i futuristi di Marinetti. L’anno successivo viene ammesso nel gruppo degli scultori e pittori futuristi. Nel 1928 parte per New York dove allestisce diverse mostre personali. Nel 1929 sottoscrive il manifesto L’aeropittura futurista, l’anno seguente rientra in Italia dove continua ad esporre in numerose importanti manifestazioni, tra queste la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. Nel 1947 ritorna a New York, ma la città, ormai cambiata, si mostra ostile al futurismo e non accoglie più con entusiasmo la sua arte. Tornato in Italia nel 1949, si stabilisce definitivamente a Rovereto, dove nasce il museo a lui dedicato. Alla fine degli anni Cinquanta lancia il Manifesto della pittura e plastica nucleare.
Solitamente annoverato come uno dei maggiori esponenti della “seconda generazione futurista”, Fortunato Depero si è però distinto per il suo stile singolare, nonché per le audaci ricerche compiute mediante disparati linguaggi espressivi.
La sua attività pittorica continua ad essere intensa anche nel secondo dopoguerra, ove non propone nuove soluzioni stilistiche ma rivisita i temi e le modalità espressive del passato. In Colpo di vento la struttura compositiva riporta in luce il dinamismo e l’analisi del movimento futurista. Egli amò particolarmente questo soggetto perchè in esso aveva ottenuto una sintesi lirica del vento, cioè di una forza dinamica naturale. Alla visione del moto generale delle cose (acqua, fiori, etc.) Depero perviene fin dal 1915, ma l’immagine del vento si concretizza solo nella seconda metà degli anni Quaranta in varie redazioni di Colpo di vento e di Strappo di vento: così come la luce, il suono o il fulmine, anche il vento costituisce espressione del dinamismo, per tanto viene materializzato. Scrive l’artista nel catalogo della sua mostra del 1953: «”Colpo di vento” è un mio dipinto a olio del 1947, nel quale una figura femminile viene vorticata dal vento, fra vesti e spire di cielo; plasmata dentro un vitreo involucro aereo di pittoriche onde […]» (94° Mostra Depero, Trento, primavera 1953, p. 31).
Il foglio esaminato piuò essere considerato un ‘disegno progettuale’, ossia concepito per trasferire sulla tela l’immagine, genere che Depero spesso realizza per cercare di trovare il grado costruttivo desiderato per l’opera.
Uno dei primi disegni di Colpo di vento è eseguito nel 1946 (cfr. Ruggeri, 1983, n. 52; Mazzoleni Arte, 1985, p. 34); a questo segue un dipinto (cm 50×60) datato 1947 della collezione William Hillman di Washington, esposto a Roverto all’88° Mostra Depero del 1951 (88° Mostra Depero pittura e arte applicata 1915-1951. Prima presentazione di pittura nucleare, Rovereto, 11 agosto – 11 settembre 1951, tav. 28) e alla 94° Mostra Depero del 1953 (cfr. 94° Mostra Depero, Trento, primavera 1953). Un olio su tela, di dimensioni più ridotte (cm 42×45), è realizzato nel 1947 (cfr. Scudiero, p. 558); analoga datazione ha l’opera eseguita a tempera su cartoncino (cm 80×100) (cfr. Ruggeri, 1983, n. 53); sempre del 1947 è l’olio su tavola conservato al Mart di Rovereto (cm 114,5×90). Le varie redazioni di Colpo di vento realizzate su diversi supporti (carta, cartoncino, tavola, tela) evidenziano la volontà sperimentatrice presente in tutta la produzione di Depero. Le varie opere differiscono l’una dall’altra per piccoli dettagli o per la scelta cromatica. La variante di Colpo di vento qui presentata mostra una struttura compositiva che richiama l’olio su tavola del 1947 conservato al Mart, motivo per cui la data di esecuzione può essere considerata analoga.
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