Georg Striehl, Der Zeichner Christoph Heinrich Kniep (1755-1825). Landschaftsauffassung und Antikenrezeption.
Hildesheim/Zurigo/New York 1998. – Paesaggi italiani dell‘epoca di Goethe. Disegni e serie di acqueforti della Casa di Goethe. Catalogo di Claudia Nordhoff, Roma 2007, p. 74-93.
Il disegno qui in esame, che mostra una veduta della cittadina di Cava dei Tirreni con il paesaggio circostante, fu eseguito dall‘artista Christoph Heinrich Kniep. Egli iniziò la sua carriera nel 1778 ad Amburgo come disegnatore di ritratti. Nel 1780 si recò a Berlino dove conobbe il principe vescovo, scrittore ed amante dell’arte, Ignacy Krasicki (1735-1801): questi gli finanziò un viaggio a Roma, dove il Kniep arrivò nel 1781. Al più tardi in questo momento l’artista si specializzò come paesaggista. A Roma strinse amicizia con Johann Heinrich Wilhelm Tischbein (1751-1829) tramite il quale fece la conoscenza dei pittori Johann Georg Schütz (1755-1813) e Friedrich Bury (1763-1823). Anche Jakob Philipp Hackert (1737-1807), il più famoso paesaggista dell’epoca, figurava tra i suoi conoscenti. Quando i sussidi del Krasicki vennero a mancare, poco dopo l’arrivo del Kniep a Roma, egli fu costretto a mantenersi con la sua arte. Nell‘ottobre del 1785 Kniep lasciò Roma e traslocò a Napoli dove rimase per il resto della sua vita. Fu di grande importanza per lui la conoscenza di Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), che il Tischbein gli presentò nel 1787. Goethe, che era arrivato nel 1786 a Roma e aveva trovato alloggio nell‘appartamento di Tischbein in via del Corso 18, si era recato insieme a questi nel 1787 a Napoli.
Kniep si recò in Sicilia con Goethe dal 29 marzo fino al 15 maggio del 1787 e la conseguenza fu un deciso miglioramento della situazione dell‘artista: Goethe acquistò tutti i suoi disegni eseguiti durante il viaggio e gli fece avere, dopo il suo ritorno a Weimar, degli incarichi importanti.
Kniep morì nel luglio del 1825. E‘ sepolto al cimitero dei protestanti a S. Carlo all‘Arena a Napoli.
Il disegno qui in esame mostra il paese di Cava dei Tirreni, situato poco distante da Salerno e circondato da tutti i lati da monti. Il Kniep ci offre una veduta presa da sud; all‘orizzonte si riconosce l‘alto Monte Finestra (m 1145) con il suo caratteristico profilo a due punte. Davanti alle montagne appaiono i tetti delle case con a destra il campanile della chiesa S. Francesco. A sinistra si vedono le arcate dell‘alto viadotto che porta a Vietri sul Mare.(1)
A seguito di un viaggio nei dintorni di Cava dei Tirreni per raccogliere nuovo materiale per i suoi disegni Kniep rispose il 23 dicembre 1788 a Goete
: „Ecco a Lei, caro mio, un elenco di tutti i miei disegni, sia vecchi che nuovi disegnati durante il viaggio a la Cava […]. I grandi [disegni]: […] la veduta di Cava con le sue montagne ed il grande ponte sul quale si va a Pesto. – Un’altra vicino a Cava con montagne e case rurali. – La montagna vicino a Vietri. Vietri in riva al mare […]… – Una valle non lontano da Cava con il Monte Liberatore […].”
Possiamo quindi dedurre che il viaggio a Cava dei Tirreni ebbe luogo nell’estate del 1788 e che il nostro disegno sia stato eseguito durante o dopo quel viaggio: infatti il motivo è da identificare con il primo elencato dal Kniep, ovvero “la veduta di Cava con le sue montagne ed il grande ponte”.
Al disegno qui in esame si può affiancare un altro disegno conservato a Berlino con la stessa veduta, ma con i dettagli leggermente diversi.(3)
Visto che il disegno di Berlino porta la data 1789 e che il Kniep nella sua lettera all‘amico Goethe citata sopra parla di una sua veduta di Cava dei Tirreni con il ponte eseguita da lui durante o subito dopo l‘estate del 1788, vorrei avanzare l‘ipotesi che quella veduta sia da identificare con il disegno qui presente: esso sarà quindi da datare tra l‘estate del 1788 ed il 23 dicembre dello stesso anno, quando l‘artista scrisse la sua lettera al poeta di Weimar.
Christoph Heinrich Kniep era senza dubbio uno dei migliori disegnatori di paesaggio del tardo Settecento, ed il disegno qui presente può essere definito un suo capolavoro.
Dr.Claudia Nordhoff
(1) Per altre raffigurazioni di Cava dei Tirreni nel tardo Settecento e Ottocento si veda Lucio Fino, La costa d’Amalfi e il Golfo di Salerno (da Scafati a Cava da Amalfi a Vietri da Salerno a Paestum). Disegni acquerelli stampe e ricordi di viaggio di tre secoli. Napoli 1995.
(2) Lettera a Weimar, Goethe-und-Schiller Archiv, citata da Striehl 1998, p. 299: “Hir haben Sie, mein Lieber, ein Verzeichnis von allen meinen Zeugnungen, sowohl alte als neu gezeugnete auf der Reise nach la Cava: Ganz Große – Die Aussicht von Cava mit seinen Bergen und der großen Brücke über die man geht nach Pestum – Eine andre nahe bey Cava mit Bergen und Land-Häusern – Das Gebirge bei Vietri. Vetri dicht unten am Meer, das Gebirge ist […] – Ein Tahl nicht weit von Cava mit dem Monte Liberatore […]“.
(3)Christoph Heinrich Kniep, “veduta di Cava dei Tirreni”. Berlino, Kupferstichkabinett. Penna e pennellocon inchiostro marrone, 637 x 912 mm. Il disegno è firmato e iscritto C. H. Kniep. fec: Neapel 1789. Per il disegno si veda Striehl 1998, p. 327, scheda 5.