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SIRIO TOFANARI FLORENCE 1886-MILAN 1969
XX Esposizione Biennale Internazionale d’arte – Venezia 1936 | S Tofanari | Cucciolo Bracco
Provenienza
Firenze, Collezione privata; collezione privata
Mostre
XX Esposizione Biennale Internazionale d’arte di Venezia, 1936, n 157.
Scultore animalista attivo a Firenze. L’interesse per gli animali proviene dal padre, appassionato di caccia, tanto che a soli 14 anni realizza la statuetta di un cervo ferito. Rimasto orfano di entrambi i genitori, si iscrive all’Accademia di Belle Arti della sua città natale, Firenze. Poco incline alla disciplina, dopo un solo anno abbandona i corsi e decide di viaggiare per l’Europa in cerca di ispirazioni.
Nel 1906, dopo gli studi condotti a Parigi ed a Londra si entusiasma al genere animale grazie alle frequenti visite al Giardino Zoologico di Londra ed al South Kensington Natural Museum, approfondisce le sue ricerche, dedicandosi alle anatomie animali e alle loro attitudini
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comportamentali. Grazie a questa sua passione gli viene riconosciuto il titolo di "Principe degli animalisti". Animali esotici o domestici, da soli o in gruppo, a tutto tondo e nella loro precisione anatomica, colti quasi sempre in momenti di serena tranquillità, di affettuosa intimità familiare o di cura e protezione dei piccoli. Mai queste opere risultano inquietanti, anche nei pochi casi in cui viene raffigurata la cattura di una preda o il dramma di un animale ferito.
Nel 1937 lascia Firenze per Milano ma durante la guerra i bombardamenti distruggeranno i suoi atelier e molte delle sue opere. Ugo Ojetti, suo grande amico, ne ammirava «il delicato paziente lavoro quasi da orafo, prima sulla cera da affidare al fonditore, poi sul bronzo da cesellare e patinare».
“Gli animali non posano a comando”, spiega l’artista, “con loro bisogna saper trovare l’attimo e saperlo sfruttare tutto, assimilarlo, distillarlo. E poi bisogna piacere agli animali: so cosa vuol dire passare le ore davanti ai soggetti senza rubare loro l’immagine con mezzi tecnologici, ma permettendo invece che ci regalino a poco a poco la loro anima”.
Sirio Tofanari è stato ed è ancora, un artista estremamente apprezzato. Si conoscono 48 esposizioni cui Tofanari ha partecipato, cui 17 personali dedicate esclusivamente a lui. A partire dai primi anni ’20 ha esposto nei più grandi musei internazionali; nella sua carriera ha partecipato a diverse edizioni della Biennale di Venezia - edizioni XII, XIV, XV, XVI, XIX, XX, l’ultima delle quali, nel ’36 è stato il luogo di presentazione della scultura qui presentata Cucciolo Bracco.
Come è indicato nell’etichetta sul fondo, la scultura in bronzo è stata esposta alla XX Esposizione Biennale Internazionale d’arte di Venezia, del 1936.
Il cucciolo è ritratto in un gesto di grande tenerezza, steso sul dorso, pronto a farci accarezzare la pancia, un gesto che esprime grande fiducia nei confronti del proprio padrone. Il Bracco, cane da caccia per eccellenza, oltre che vispo e intelligente, attento a tutto ciò accade attorno a se, si distingua per la sua amabilità e il suo carattere docile e affettuoso.