
ALESSANDRO POMA
Provenienza
Roma, collezione privata
Mostre
Alessandro Poma. 1874 – 1960. Pittore a Villa Borghese, a cura di Maurizio Calvesi, Museo Carlo Bilotti. Aranciera di Villa Borghese, Roma, 21 giugno – 16 settembre 2007.
Bibliografia
M. Calvesi, Alessandro Poma. 1874 – 1960. Pittore a Villa Borghese, catalogo della mostra, Museo Carlo Bilotti. Aranciera di Villa Borghese, Roma, 2007, p. 33, n.1
M. L. Reviglio della Veneria, L. Berardi, Alessandro Poma. 1874 – 1960, catalogo generale dell’artista, Roma/Firenze, 2010, pag. 18, numero inventario 29010.
I fiori azzurri di Genziana, il Monte Bianco, i riflessi del tramonto sul mare della costiera, le piazze romane, sono alcuni dei soggetti preferiti di Alessandro Poma.
Dedito all’arte in modo quasi sacrale, Poma è stato per tutta la vita un artista di alto livello, ma solo per un breve periodo è stato un pittore nel senso professionale del termine. Nato a Biella nel 1874, in una nota famiglia di imprenditori, Alessandro Poma completa gli studi classici e frequenta la Facoltà di Giurisprudenza a Torino. Intraprende la sua carriera artistica ed espone a Roma, Torino, Milano e Venezia ma ben presto, nel 1910, decide di ritirarsi dai circuiti commerciali dell’arte. La sua ricerca artistica prosegue in maniera personale ed intima e i suoi quadri sono il riflesso dei suoi moti d'animo a contatto con la natura.
Autunno è una veduta di Villa Borgese, un luogo molto caro all’artista. Nel 1900 Poma si trasferisce a Roma, abitando nella Casina Raffaello di Villa Borghese per svariati anni. Un vero e proprio studio-rifugio, dove trova stimoli e curiosità nella costante attenzione verso la natura, lasciandosi suggestionare dalla bellezza del parco e dalle sue vedute, dalla dolcezza del clima romano e dalla luce. Sono anni di ricerca e studio. In una lettera del 1902 Giulio Aristide Sartorio gli consiglia caldamente di concentrarsi attentamente sulla pittura all’aria aperta: “Faccia gli studi dal vero, rapidi, riassuntivi, è un esercizio che le darà nelle mani la ragione delle cose”. Ed è proprio così che Poma realizza le sue opere: dal vero e in tempi molto rapidi, cercando di catturare in un solo istante una porzione di tempo più lunga che viene compressa all’interno del dipinto – quasi come fosse una fotografia con un tempo di esposizione molto lungo. La sue opere infatti non ritraggono soltanto il soggetto, ma anche l’aria circostante, il movimento della terra, non il soggetto in un istante preciso ma all’interno dello scorrere del tempo. Il movimento rappresenta per Poma la manifestazione della vita, la forza prorompente e primordiale che scaturisce dalla natura. Un dinamismo vorticoso sembra attraversare tutte le sue opere, come se un’energica folata di vento entrasse a scombinare i suoi dipinti.
Quella di Alessandro Poma è una pittura atmosferica, immediata e vivace. Paesaggista per eccellenza, nei colori intensi applicati sulla tela come macchie e lampi, l’artista esprime tutto il suo sentimento di profonda devozione alla natura.