![CHARLES GUILLOUX , Nocturnal landscape, 1894](https://artlogic-res.cloudinary.com/w_1600,h_1600,c_limit,f_auto,fl_lossy,q_auto/ws-artlogicwebsite0395/usr/images/artworks/main_image/items/df/df1bc77967094c4bb4caeb714774f1e2/guilloux_mail.jpg)
CHARLES GUILLOUX
Bibliografia
J.D. JUMEAU-LAFOND, Les peintres de l’âme, le symbolisme idéaliste en France, catalogo della mostra Brussels : Ixelles Museum, Ott.-Dic. 1999, DZ Pandora, 1999. See Charles Guilloux, pp 73 - 75.
Fred LEEMAN, Paysages de l’Âme,paysages symbolistes français 1880 – 1910, catalogo della mostra Gemeentemuseum, The Hague, 19 Ott. 2010 – 30 Genn. 2011, pp.43 - 55.
Artista autodidatta, Charles Guilloux entra nella Società degli Indipendenti nel 1891. Subito notato da Roger Marx, partecipa a tutte le mostre simboliste e impressioniste presso la Galleria Le Barc de Boutteville. Inoltre, espone al Salon Idealista per l'Arte (Anversa 1893), alla Galleria Durant-Ruel di Parigi (1901) e, nel 1896, André Mellerio lo include nella pittura del suo Movimento Idealista.
La critica è entusiasta delle sue opere dalle sinuose forme sintetiche e dai ritmi di suggestivi colori abbaglianti. Molto rapidamente, i titoli dei suoi quadri diventano sempre più ellittici, confermando così la loro dimensione simbolista: Andante, Adagio, Calma lattica, Scherzo lunare, ecc.
In sintonia con il dipinto Twilight (FIG. 1) conservato al Museo d'Orsay, il nostro piccolo olio su carta è un bell'esempio del periodo nabi dell'artista: tra il cielo e l'acqua, emerge appena una striscia di terra su cui si stagliano all'orizzonte alcune sagome scure di alberi. La descrizione che il critico Jules Christophe fa di questi paesaggi onirici sembra adattarsi perfettamente al nostro lavoro: "paesaggi sognati, nient'altro che acqua, cielo, alberi, senza alcuna "fabbricazione", senza alcun altro essere".
Tutta la forza simbolica sembra risiedere in questo cammeo monocromatico blu che suggerisce una notte illuminata dalla luna piena. Le ombre delle nuvole diventano tentacoli fantastici che disseminano il cielo di misteriose strisce zebrate, come un'aurora boreale.
Charles Saunier concludeva un articolo della Revue encyclopédique (1896) affermando che "una visione di Charles Guilloux è indimenticabile".
FIG. 1 - Twilight, 1892, olio su tela, 32 x 46 cm.
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski.