
CARL FRIEDRICH HEINRICH WERNER WEIMAR 1808-LEIPZIG 1894
Carl Friedrich Heinrich Werner nasce a Weimar nel 1808. Decide di lasciare la sua città natale per trasferirsi a Leipzig, dove frequenterà i corsi di pittura tenuti da Julius Schnorr von Carolsfeld presso l'Accademia d'arte. Dal 1829 al 1831 si sposta a Monaco per studiare architettura sotto la guida di Fr. von Gärtner, ma presto torna a dedicarsi alla pittura. Nel 1832 vince un viaggio studio in Italia che gli consente di visitare Venezia, Bologna, Firenze e Roma. In questi anni si perfeziona nell'acquerello, tant'è che nel 1851 apre uno studio a Venezia divenendo un noto acquerellista.
Nel 1856 si stabilsce nuovamente a Leipzig. Negli anni successivi intraprende numerosi viaggi dai quali trae spunto per i suoi acquerelli, soprattutto vedute e paesaggi. Tra il 1856 e il 1857 percorre la Spagna, mentre dal 1862 al 1864 esplora l'Egitto e la Palestina, noti sono gli acquerelli di Gerusalemme; poi attraversa la Grecia e la Sicilia per tornare infine a Leipzig dove diviene professore dell'Accademia d'arte.
L'acquerello Carnevale a Roma rappresenta una scena della nota festa in costume che ogni anno si festeggiava prima della Quaresima. Le origini del carnevale romano risalgono ai Saturnali, festività religiose dell'antica Roma caratterizzate da divertimenti pubblici, sacrifici, balli e dalla presenza di maschere. Il fascino destato dal carnevale romano è testimoniato da alcuni artisti, quali Ippolito Caffi, Carl Max Gerlach Quaedvlieg o Pimen Nikiti Orlov, che lo hanno immortalato nelle loro opere.
Il disegno dell'artista tedesco ritrae le colorate maschere in via del Corso, il Carnevale durante l'Ottocento si festeggiava principalmente in questa via e nelle strade circostanti. Durante tale ricorrenza ricchi e poveri con maschere stravaganti si mischiavano nella folla, cancellando ogni diversità; la possibilità di affittare “lochi”, ossia i posti a sedere lungo la via, o di esibire un “legno”, cioè una carrozza, erano tra le poche differenze ancora visibili. La scena disegnata da Werner mostra sia i "lochi" che i "legni": alcune distinte dame e gentiluomini si sporgono dalle terrazze per osservare i costumi sfilare mentre due carrozze stanno transitando lungo la via. La luce chiara e diffusa che caratterizza questo acquerello ricorda la resa luministica di alcune opere del connazionale Franz Ludwig Catel, anch'esso in questi anni attivo a Roma.