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PIERRE AMÉDÉE MARCEL-BERONNEAU BORDEAUX 1869-LA SEYNE-SUR-MER 1937
Pierre-Amédée Marcel-Béronneau si iscrive alla Scuola Municipale di Belle Arti di Bordeaux all'età di vent'anni. Incontra Jerome Guillaume Fernand Sabatté con il quale parte alla volta di Parigi per proseguire gli studi. Dal 1890 frequenta la Scuola Nazionale di Arti Decorative per poi essere ammesso allo studio di Gustave Moreau nel 1892. Studente molto meritevole riesce ad ottenere una borsa di studio e riceve, con il supporto del suo mentore, un finanziamento dalla sua città natale. Nello stesso anno espone due dipinti al Salone della Società degli Amici delle Arti di Bordeaux. Nel 1893 vince il primo Grand Prix per le Arti Decorative; una mediglia per il concorso di 'esquisse' nonchè nel 1894 si assicura il primo premio dell'Atelier, che ricompensa la sua intera produzione. Lo stesso anno arriva primo nella competizione di Chenavard tenutasi all' Ecole des Beaux-Arts.
Debutta al Salone degli Artisti Francesi nel 1895 ed e' qui che prende piede la sua doppia carriera artistica. Da una parte proseguendo un lavoro accademico corrispondente alle richieste del pubblico e che lo porta ad ottenere la sua prima commissione di Stato. Dall'altra parte continuando a lavorare in maniera più personale con una forte tendenza simbolista che mostra influenze sia di Moreau che del misticismo della Rosa Crociata, nei cui Salon dal 1897. A quel tempo condivideva lo studio con Georges Rouault. Il tema mitologico e biblico che illustra sono un pretesto per la creazione di personaggi di 'femme fatales' e leggendarie eroine che evolvono in intriganti decorazioni ornamentali che Beronneau realizza grazie ad una materia pittorica magistralmente elaborata.
Leda, Saffo, Giuditta, la Gorgone e Salomè popolano i suoi lavori come anche i personaggi vittime del loro fascino.
Dalla fine del primo decennio del secolo le committenze ufficiali, che fino ad allora avevano premiato solo le opere più accademiche di Beronneau, cominciano ad apprezzare anche il suo lavoro simbolista.
Viene nominato Cavaliere della Legion d'Onore nel 1914 partecipando a numerosi esposizioni all'estero quali: Stuttgart e Elsener nel 1901, Londra e Saint-Louis nel 1904, Montreal nel 1909, Gant nel 1913, San Francisco nel 1915, Barcellona e Buenos Aires nel 1917.
Un esempio più unico che raro nella produzione dell'artista è sicuramente Le due Civette. Un lavoro nel quale possiamo trovare molti tratti caratteristici del lavoro simbolista di Beronneau, diversificato e rivisitato con estrema semplicità.
Le civette, uccelli dal fascino misterioso per definizione, sono appoggiate su un ramo di pino situato al di sopra di una vallata appena accennata. Le stelle che brillano nella notte donano al dipinto un carattere magico in perfetto accordo con l'amore verso il mistico e il soprannaturale dell'artista. Gli occhi degli uccelli notturni splendono come fari nella notte fissando lo spettatore con un grande effetto ipnotico e fantastico esaltato dal colore rosa-arancio molto intenso. La notte turchese così come il verde degli alberi sono in netto contrasto con i colori naturali del paesaggio e affermano la volontà dell'artista di sfuggire da ogni realtà oggettiva.
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