
FRANÇOIS SCHOMMER (Paris, 1850-Neuilly-sur-Seine, 1935)
Il soggetto ritratto è il compositore francese Clément Jules Broutin (Orchies, 1851 – 1889). Nel 1878, data annotata nell’iscrizione in alto (12 M 1878), Broutin vince il primo premio del Grand Prix de Rome con la scena lirica in tre parti La Fille de Jephté basata su un testo dell’amico Édouard Guinand, diventando così residente dell'Académie de France a Villa Medici a Roma. È indicativo il fatto che proprio nel 1878, anche l’autore del ritratto, il famoso pittore francese François Schommer, vince il primo premio del Grand Prix de Rome per la sua opera César-Auguste au tombeau d'Alexandre.
Il 1878 sembra quindi un anno di grandi successi per entrambi i personaggi. I nomi dei due vincitori infatti compaiono nel catalogo della Liste des pensionnaires (Fig. 1). Con molta probabilità è proprio durante questa borsa di studio trascorsa a Villa Medici che i due si sono incontrati.
Durante il suo soggiorno a Villa Medici a Roma Broutin compone Sinai, un'opera per coro di solisti e orchestra, che fu eseguita in prima assoluta nel 1881 nella sala del Conservatorio di Parigi. (Fig. 2)
Fig. 1 - Cover of the score La Fille de Jephté, which won the Grand Prix de Composition Musical, 1878
Fig. 2 - A letter that Broutin wrote to his friend, the poet Edouard Guinand, while he was at Villa Medici. The letter, dated December 27 1879, speaks of the difficulty he was having in composing Sinai.
Per questo motivo il 31 novembre del 1880 Broutin deve lasciare Roma e tornare a Parigi, mentre Schommer resterà a Roma fino al 1882.
Il ritratto qui presentato, datato 1880, con molta probabilità è stato realizzato proprio in quest’occasione: forse un regalo che il pittore francese dona all’amico compositore alla vigilia del suo rientro in Francia.
Conosciuto principalmente come pittore di storia e di scene di genere, in questo ritratto Schommer mostra tutta la sua maestria: la resa raffinata dei tratti del volto, l’accuratezza con cui esegue i dettagli della barba arruffata, il modo il cui la luce scolpisce e leviga la pelle chiara e le guance leggermente arrossate del giovane Clément. Mentre gli abiti sono solo accennati, tutta l’attenzione e la cura del pittore sono rivolte al volto del soggetto, lo sguardo intenso e melanconico che lascia trasparire un’estrema sensibilità del musicista.
François Schommer è considerato un "grande artista" dall'Album Mariani[1] e dalla Revue de l'Art, che rileva che Schommer è "un uomo di raffinata cultura e i cui amici per mezzo secolo sono stati tra l'élite dell'arte accademica e la società parigina” [2]. L’artista ebbe una carriera di successo: nominato professore alla École des Beaux-Arts di Parigi nel 1910, divenne membro dell'Institut de France nel 1924. Le sue opere possono essere ammirate al Musée de l'Armée e al Musée d'Orsay. Ha decorato anche i soffitti della Sorbona, del Municipio di Tours e di Roubaix, quelli della École des Beaux-Arts di Parigi e dell'Institut de France. Ha anche realizzato due pannelli, Alceste e Rodrigue, per il foyer del teatro de l’Odéon. Fu nominato Cavaliere della Legion d’Onore nel 1890 e successivamente promosso Ufficiale.
[1] L'Album Mariani, Figure Contemporanee è una pubblicazione, per iniziativa di Angelo Mariani, inventore dell'omonimo vino, di biografie illustrate di illustri personaggi contemporanei dagli anni 1894 al 1925. Vengono pubblicati quattordici volumi, contenenti più di 1.000 avvisi .