I Camuccini. Tra Neoclassicismo e sentimento romantico, Roma, Galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art, 1-28 Ottobre 2021; Parigi, presso Galerie Eric Coatalem, 5-11 Novembre 2021; Parigi, Maurizio Nobile Fine Art, 16 Novembre - 3 Dicembre 2021.
Bibliografia
Giovanni Battista Camuccini. Magic Land, a cura di F. Antonacci e D. Lapiccirella, testi di P.A. De Rosa e M. D’Amicis, Roma 2020, p.54, n. 33
Nato a Roma nel 1819, Giovanni Battista Camuccini apparteneva ad una delle famiglie più prestigiose nella scena artistica romana del XIX secolo. Figlio del maggiore protagonista del Neoclassicismo romano Vincenzo Camuccini (1771-1844), il giovane Giovanni Battista Camuccini è cresciuto in un ambiente privilegiato, circondato dai numerosi artisti che il padre Vincenzo frequentava attivamente, tra cui lo zio Pietro, anch’egli cresciuto all’arte, pittore, restauratore di antichi dipinti e intermediario di livello. L’opera pittorica di Giovanni Battista palesa una cultura di singolare originalità ed una rilevanza storicoartistica significativa non solo in Italia, ma soprattutto a livello internazionale, tanto che alcune delle sue opere sono oggi esposte nei più noti musei del mondo tra cui la National Gallery di Londra ed il Metropolitan di New York; è inoltre presente nelle più prestigiose collezioni private dedicate al genere pittorico en plein air. Muovendo dall’esempio magistrale dei due maggiori protagonisti della pittura en plein air o oil-sketching from nature, Pierre Henri de Valenciennes e Thomas Jones, Giovanni Battista Camuccini è l’unico italiano, insieme al suo maestro Giambattista Bassi, che sappia condividere con loro i temi, le atmosfere, le scelte romantiche e lo studio della natura. L’inedito e corposo nucleo di opere cui appartiene il dipinto presentato in questo caso è inoltre accompagnato da un catalogo monografico sull’artista realizzato dalla Galleria Antonacci Lapiccirella per valorizzare il talento di G.B. Camuccini, autore di straordinarie vedute della campagna romana e delle zone intorno al lago di Albano, caratterizzate da caldi effetti luministici dei paesaggi lacustri, vedute romantiche in grado di competere con le opere dei protagonisti internazionali della nuova stagione della pittura en plein air tra il XVIII ed il XIX secolo.